Negli ultimi anni, l’interesse per l’agricoltura sostenibile, biologica e rigenerativa è cresciuto notevolmente. Uno degli strumenti più promettenti in questo ambito è l’uso dei microrganismi utili, che offrono una vasta gamma di benefici per la salute delle piante e la produttività dei terreni agricoli. Questo articolo esplora i principali benefici e le applicazioni di questi microrganismi in agricoltura.

In generale, il principio guida di questo approccio si basa sull’idea di curare il suolo: solo con un terreno sano possiamo avere piante sane. Intervenendo sulla salute dell’ecosistema nel quale le piante vivono, promuovendone la biodiversità, potremo di conseguenza avere piante più resistenti e produttive garantendo una produzione sostenibile.

Benefici dei Microrganismi in Agricoltura

1. Miglioramento della Fertilità del Suolo

I microrganismi svolgono un ruolo cruciale nel ciclo dei nutrienti. Attraverso processi come la decomposizione della materia organica e la fissazione dell’azoto, essi contribuiscono a migliorare la fertilità del suolo. I batteri azotofissatori, ad esempio, convertono l’azoto atmosferico in forme utilizzabili dalle piante, riducendo la necessità di apporti nutritivi esterni. Altri microrganismi benefici per il suolo sono gli attinomiceti, organismi intermedi tra funghi e batteri. Anch’essi degradano la sostanza organica liberando i nutrienti in essa contenuti. Producono, inoltre, antibiotici naturali e geosmina, la molecola responsabile del caratteristico odore di sottobosco e terra bagnata. Esistono poi migliaia di ceppi fungini differenti che stabilendo una simbiosi con le radici delle piante, nella rizosfera, ne incrementano notevolmente le capacità di assorbimento.

2. Promozione della Crescita delle Piante

Alcuni microrganismi, noti come PGPR (Plant Growth Promoting Rhizobacteria), stimolano direttamente la crescita delle piante. Questi batteri migliorano l’assorbimento dei nutrienti e producono fitormoni che influenzano positivamente lo sviluppo vegetale. Inoltre, possono aumentare la resistenza delle piante agli stress ambientali, come siccità e salinità. Un modo naturale per aggiungere PGPR è usare l’humus di lombrico. Quest’ultimo contiene diversi fitormoni (giberelline, auxine, citochinine) sintetizzati dai batteri presenti nell’intestino dei lombrichi.

3. Controllo Biologico dei Patogeni

I microrganismi benefici possono agire anche come agenti di biocontrollo, contrastando l’azione di patogeni dannosi per le piante. Attraverso meccanismi come la competizione per i nutrienti, la produzione di sostanze antimicrobiche e l’induzione di resistenze sistemiche nelle piante, essi riducono l’incidenza delle malattie, diminuendo la necessità di pesticidi di sintesi chimica.

4. Degradazione degli Inquinanti

I terreni agricoli possono essere contaminati da vari inquinanti, come pesticidi e metalli pesanti. Alcuni microrganismi sono in grado di degradare o immobilizzare questi contaminanti, contribuendo alla bonifica del suolo ed alla protezione dell’ambiente. Gli agenti inquinanti organici, come pesticidi e fitofarmaci, possono essere eliminati utilizzando microrganismi capaci di rompere i loro legami chimici. Tuttavia i metalli pesanti non possono essere degradati. In questi casi si cerca di intervenire riducendone la concentrazione nel suolo e la loro biodisponibilità per le piante.

Rappresentazione del microbioma del suolo e del suo ruolo nel ciclo della sostanza organica. Crediti: Nature Reviews Microbiology (2022). DOI: 10.1038/s41579-022-00695-z
Rappresentazione del microbioma del suolo e del suo ruolo nel ciclo della sostanza organica. Crediti: Nature Reviews Microbiology (2022). DOI: 10.1038/s41579-022-00695-z

Applicazioni dei Microrganismi in Agricoltura

1. Biofertilizzanti

I biofertilizzanti sono prodotti contenenti microrganismi benefici che migliorano la disponibilità di nutrienti per le piante, fornendo una valida alternativa ai fertilizzanti di sintesi chimica, e garantendo vantaggi economici ed ecologici. Tra i biofertilizzanti più comuni ci sono quelli a base di batteri azotofissatori, micorrize, e l’humus di lombrico, un concime completo, che contiene migliaia di ceppi batterici diversi e benefici per il suolo, attinomiceti e gli stessi funghi micorrizici.

2. Biopesticidi

I biopesticidi a base di microrganismi, come Bacillus Thuringiensis (un batterio) e Trichoderma (un fungo), sono utilizzati per il controllo di insetti e malattie. Essi offrono un metodo di protezione delle colture più sicuro e meno impattante rispetto ai pesticidi tradizionali. Un altro prodotto naturale ed efficace nella lotta contro gli insetti nocivi è il caolino. Questo minerale, derivato dalla roccia prevalentemente composta da caolinite, viene micronizzato fino a diventare polvere ed applicato per nebulizzazione, dopo essere stato diluito in acqua. Il caolino crea così una leggera patina bianca che protegge le foglie delle piante e riduce anche lo stress causato da un’eccessiva esposizione solare.

3. Inoculi per il Compostaggio

Il compostaggio è un processo biologico che trasforma i rifiuti organici in un ammendante ricco di nutrienti. L’aggiunta di inoculi microbici può accelerare questo processo, migliorando la qualità del compost prodotto e riducendo i tempi di maturazione. Il compostaggio è generalmente fatto a caldo grazie alla fermentazione dei batteri decompositori (che può portare anche a temperature di 65/70 gradi nel centro del cumulo). Anche in questo caso i lombrichi possono esserci d’aiuto: possiamo usare l’humus di lombrico come inoculo per il compostaggio normale. Ma possiamo anche decidere di avviare una vera e propria vermicopostiera dove la decomposizione sarà direttamente affidata ai lombrichi. Questi ultimi, degraderanno progressivamente la materia organica eliminando quasi totalmente gli odori rispetto ad una compostiera a caldo, e generanno un ammendante, l’humus, ancora più ricco del compost normale.

4. Biorisanamento

In situazioni di contaminazione del suolo, i microrganismi possono essere utilizzati per il biorisanamento, un processo che sfrutta la loro capacità di degradare sostanze tossiche e ripristinare la salute del terreno. In questi casi è importante analizzare il terreno contaminato ed individuare gli agenti tossici da eliminare. Si può quindi agire di conseguenza scegliendo prodotti mirati a base di funghi, capaci di degradare legami chimici molto forti, o determinate specie di piante, che accumulano nei loro tessuti i metalli pesanti sottraendoli al terreno (qui per approfondire).

Conclusioni

L’utilizzo di microrganismi utili in agricoltura rappresenta una strategia sostenibile e innovativa per affrontare le sfide moderne del settore agricolo. I benefici in termini di fertilità del suolo, promozione della crescita delle piante e controllo dei patogeni rendono questi microrganismi alleati preziosi per gli agricoltori. L’integrazione di queste tecnologie nel sistema agricolo può contribuire a un’agricoltura più produttiva e rispettosa dell’ambiente.

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